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Eremo di Sant’Alberto

Un luogo ameno nella quiete dell’Appennino

L’Eremo di sant’Alberto è un luogo sospeso nel tempo, un’oasi di pace nel cuore dell’Oltrepò Pavese in cui fede, arte e storia si armonizzano suggerendo emozioni uniche.

Situato all’interno della Valle Staffora, una regione inviolata dove la natura si esprime in sfumature caratteristiche tra monti, pascoli e boschi di castagni, l’Eremo di sant’Alberto fa nascere la sua leggenda con una miracolosa guarigione.
Si narra infatti che Alberto di Butrio, forse appartenente alla famiglia dei Malaspina, guarì il figlio muto del marchese di Casalasco, il quale per riconoscenza edificò una chiesa romanica dedicata alla Madonna dove i seguaci eremiti potessero celebrare l’Ufficio divino.

Negli anni l’eremo crebbe in potenza e numero di adepti fino a diventare un florido centro spirituale attivo ancora oggi: rimangono ben visibili la torre della cinta muraria e piccole chiese romaniche, quella di Santa Maria, facente parte del nucleo originale, l’oratorio di Sant’Antonio e il mausoleo di Sant’Alberto.
Qui potrete ammirare affascinanti cicli di affreschi che raffigurano il committente Bertramino Malaspina inserito in rappresentazioni religiose, risalenti al 1484 e attribuiti alla scuola dei fratelli Boxilio.

Castello di San Gaudenzio

Visitando l’eremo entrerete in un luogo di silenzio e preghiera dalle suggestioni ammalianti, un contesto che conserva il fascino della storia del territorio circondato da una natura amena e incontaminata.
Una delle mete da visitare durante il soggiorno all’hotel San Gaudenzio.

Castello di San Gaudenzio

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